domenica 6 settembre 2015

Recensione: "Finché sarò tua figlia" di Elizabeth Little

Recensione: Finché sarò tua figlia di Elizabeth Little.


Titolo = Finché sarò tua figlia 
Titolo originale = Dear Daughter
Autore = Elizabeth Little
Casa editrice = Garzanti
Prezzo = 16,40
Pagine = 414

Trama = Il cielo è immenso sopra di lei ed è così blu da fare male. Janie stringe gli occhi per non rimanere accecata. Non è più abituata a tutta quella luce. Janie ha ventotto anni, ma gli ultimi dieci li ha trascorsi in prigione, in cella di isolamento. Proprio lei, ragazza bella e ricca di Beverly Hills, viziata reginetta del liceo. Accusata di aver ucciso sua madre Marion, una donna esigente con cui non aveva un bel rapporto. Perché Janie era un'adolescente ribelle e contestatrice e sua madre non faceva nulla per nascondere la delusione di non avere la figlia perfetta. Tutte le prove erano contro di lei. Dopo l'ennesima notte di baldoria, era stata trovata priva di sensi accanto al cadavere della madre. Le mani sporche di sangue e le sue impronte dappertutto. Incapace di raccontare cosa fosse successo. Ma Janie ha sempre creduto di essere innocente. Ricorda poco della notte dell'omicidio, lo shock le ha confuso la mente, ma sa di aver sentito sua madre avere un alterco con uno sconosciuto e rammenta un nome, Adeline. E adesso che il suo avvocato è riuscito a farla uscire di prigione, Janie non ha dubbi. Deve dimostrare, soprattutto a sé stessa, di non essere colpevole. Deve diventare la figlia che Marion ha sempre sognato. Adeline è una città dell'Illinois. E lì che Janie deve andare se vuole capire la verità. Una città piccola e sperduta in mezzo alla campagna. Una comunità chiusa che guarda con sospetto e ostilità la nuova arrivata. E che nasconde tutte le risposte che Janie cerca...


Parlo in modo molto negativo di questo libro, quindi se il libro a voi è piaciuto ben venga. Anch'io avrei tanto voluto che mi sarebbe piaciuto, ma non è stato così. Quindi non prendetevela, è solo la mia personale opinione, e io altrettanto rispetto la vostra positiva opinione.


La mia recensione: Io ho sempre detto e lo affermerò per sempre che i tedeschi sono i migliori scrittori di thriller. Se non gli unici bravi scrittori di thriller.
Ho letto thriller tedeschi e li ho trovati sempre geniali e appassionanti; ho letto thriller scritti da autori di altre nazionalità e non mi sono mai piaciuti. Ma com'è possibile???? Iniettano un qualche tipo di medicinale ai tedeschi per farli diventare ottimi scrittori di thriller? (si nota il mio amore per la serie Across the universe? Chi l'ha letta, avrà capito).
Anyway in sintesi, questo libro non mi è piaciuto.

Leggendo Finché sarò tua figlia non mi trovavo innanzitutto a mio agio. I mean, era come se fosse un libro non adatto a me. Come se fossi escluso da questo libro. Ero proprio letteralmente NON A MIO AGIO; non mi sentivo a casa come succede con gli altri libri. Okay, vi sembrerà strano, ma davvero non mi sentivo bene leggendo questo libro. E già questo fu davvero arduo da affrontare per tutto il romanzo.
E' proprio uno di quei libri che non mi ha lasciato niente, che non mi ha cambiato dopo averlo finito, di cui non ne sento la mancanza. Ho sentito una liberazione una volta finitolo.
Vi starete chiedendo: e perché diamine lo hai portato a termine?
Sembrerò scontato e poco credibile, ma l'ho finito perché non mi piace lasciare i libri a metà. Già per via del blocco del lettore avevo abbandonato Oro sangue di J.R. Ward; non volevo abbandonarne altri. Ma anche perché ero curioso di sapere come sarebbe terminata questa... cosa.


In sintesi vi dico a grandi linee di cosa parla, senza spoiler naturalmente:
Jane è una ragazzina arrogante e presuntuosa di cui la madre non ne va affatto fiera. Mai stato rose e fiori con loro due, e una notte la madre muore assassinata. Tutti gli indizi portano a Jane e così viene processata all'ergastolo, ma dopo 10 anni la presunta assassina viene liberata perché negli studi scientifici viene rivelato che il DNA trovato sulla madre non è di Jane, o almeno quasi (non posso dire di più sennò sarebbe spoiler).
Così Jane, dopo 10 anni di carcere, va direttamente ad Adeline (un paesino che la madre aveva nominato il giorno della sua morte) sperando di poter trovare l'assassino e molte altre cose su sua madre.

Adesso, continuiamo con tutto quello che ho pensato di questo libro.
La protagonista: SCHIFOSO ESEMPLARE DA NON SEGUIRE E DA NON PRENDERE COME ESEMPIO PER LA SANA SALUTE MENTALE.
Ecco perché:
Di solito le protagoniste dovrebbero essere delle eroine, degli idoli da seguire perché sono il punto base della narrazione. Ma questa protagonista è una ragazza scostumata, arrogante, prepotente ecc... ecc... tanti aggettivi negativi per lei.
E subire i suoi pensieri, poiché scritto in prima persona, è stato davvero arduo. E' una mente malata. Assolutamente.
Non posso dirvi il perché visto che sarebbe uno spoiler, ma già dal fatto (dico una cosa che non è tanto spoiler) che a 15 anni lei fa sesso così come se nulla fosse, e fuma ecc.. e alla fine dice anche che il fumo è una grazia che aiuta. MA NOOOOOOOOOOO!!! Tu, piccola stronza, dovresti dire che hai fatto un errore fumando e facendo sesso a 15 anni, invece no.
Poi, le incongruenze di questo personaggio!!.
Praticamente lei sta parlando con dei poliziotti (lei crede che siano poliziotti, ma ditemi voi se una persona senza distintivo, senza sirena, senza arma in vista, con solo una Crown Vic bianca che chiunque avrebbe potuto avere, siano poliziotti) e tutto ad un tratto senza spiegazioni dice:
"Ero a un passo dall'odorarmi l'ascella per controllare se puzzasse"

E poi poco dopo:
"In modo del tutto inopportuno, mi tornò in  mente l'ultima
volta che avevo fatto sesso"


MA WTF??????!!!!!

Degli altri personaggi non posso dir nulla, poiché non sono stati per niente caratterizzati e descritti.
Ma le descrizioni non ci sono solo per i personaggi, ma per qualsiasi cosa! Io non sono riuscito ad immaginarmi nessun posto per via della mancanza delle descrizioni. E' vero che descrizioni minuziose a volte sono pesanti per via della lentezza che può prendere il libro, ma poi nessuna presenza non va affatto bene.

Le città Adeline ed Ardelle, che sono all'apice nel libro, perdono molto spessore col trascorrere del libro. E va a finire che due città di massima importanza diventano irrilevanti.

Poi il finale non è soddisfacente, e risulta banale. Naturalmente non dico niente al riguardo.


Per finire passo all'unica cosa positiva in tutto il romanzo.
Devo riconoscere che ci siano state scritte 3 frasi che mi sono piaciute (in tutto il libro ho apprezzato solo tre frasi xD ). Ma è stato uno spreco mettere tre ottime frasi (almeno per quanto mi riguarda) in un libro da buttare :

"Soffriva così tanto che l'oblio sarebbe stato per lei un sollievo"

"A volte è possibile volere qualcosa e non volerla allo stesso tempo"

"Perché quando siamo tutti concentrati a pensare a quanto ci
sentiamo di schifo, dimentichiamo per un attimo la persona di
schifo che siamo"




1 stella su 5.
Sconsigliato!!

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